Rapsodie del carretto - canto VIII
- g.provenzale
- 56 minuti fa
- Tempo di lettura: 2 min
VIII
Manto. Coro. Carrettiere.
“… sic dabit diligentibus
se somnum!”.
(Ps 126, 2)
Già che la luna nova al sol loco lassava,
certo non fu qual fosse lo jorno
da' che quel del carretto cominciava
cammino ch'ancor non diè ritorno.
5 Rote non ha, né rote osare chiede,
per carri da alati grifoni trainati,
un mulo lo menò e, d'una tela, di certo
reo fu ‘l sogno, già destrier invisibile
in sogno, pria da carro in lenzòlo si face.
10 E non poemi, ma frammenti e tratti,
che simiglianti son a rapsodie,
muse e sibille al barròccio recaro
e d’esse sulla scia lo trascinaro,
fin al fiato de’ padri che, da Troia
15 e Gerusalemme, in terra latina
a fondar e perire fondando
(Consiglio del cielo) amendue approdaro;
e della Pìetas, che s’un carro si mosse
ai piedi del figlio di Thétis la bella
20 da l’ira già fatto procella.
Sì, giunto a un rio
che luce avèa
di puro cristallo,
dopo notti su notti,
25 il forestier si specchia;
pur s’ancor l’occhi
un lampo a' guardo danno,
è un veglio l'om ch’or
mira l’acque indarno;
30 e tra sé, lasso, ‘l viandante
confuso si domanda
ove li resti sua posato
avria, se a l’ombra
d’un gran mirto
35 o, di converso,
a’ verde di fronda s’un umido prato
da l'omo mai più seminato.
Manto
- Sta nel carretto in prima la sentenza,
e in quei frammenti d’eterno
40 che tu, con lui, correvi apposta.
Scorda l’amor vocato, pur esso sfiorito
in quell’inverno sordo, gelido
amaro remoto, già muto nel ricordo.
V’è, che li tua vanescenti frammenti
45 son tali a quelli d’altrui vita,
confusi tra brani di scïenza
(da ognun ritenuta segreta)
che pur ciascheduno sopporta
sì in fin de la morte a la soglia.
50 Non ti crucciar, non ora venir meno,
lo scrupolo è un terribile veleno.
Coro
- E d'ogne fiume corrono l'istanti
d'un arco ch'a nomare non v'è cura,
a Dio dinnanzi par scimmia
55 tra gli uomini il più saggio
se pur dal suo patir non si difforma,
sì 'n fronte d'Adam a la stirpe
indegna par la scimmia la più bella
che d'Eva mai fu madre né sorella. 1
Carrettiere
60 - Di 'ngrate labbra l'accento,
di sangue su labbia il sapore,
di odio ne' cori tormento
che Tempo da solo separa da Amore.
Cangiar pò il mutare del vento,
65 ribelle cui non mi ribello?
di spigner or si dice contento
qual serpe sicura nel vello.
I' bianco, qual vela, d'un tratto mi faccio
d'antiche trazzere ch'i' corro non taccio,
70 di bene fian sprazzi le pene ch'abbraccio.
Buscador de rimas
07/06/a.D. 2025
1 L'intera strofa deve molto ad Eraclito, in particolare ai frammenti 14 [B1], 14 [B2].
Immagine: miniatura illustrativa del Roman de la Rose: "Narciso alla fonte" (fine sec. XIV).

Comments