Quanti schermi mi vietan di vederti ora...
che tu sia amica, fratello, camerata;
quanti chilometri duri e quante grata
separan anim’ e corpi, e questi tengon fora
di sbarre ché anche la vita, oh cara, c’è vietata;
e quanti ponti falsi di cemento, grigi più d’allora
e squallidi come rancio che mai odora
di mensa con la dovuta cura preparata,
vietan orizzonti d’amor e di battaglia,
caval di Frisia oppongon al cammino,
punte d’acciaio che passan ogne maglia
quale sconfitto amor or lasso al suo destino.
Tu ridi: chi a l ’ombra del ver si trova mai si perde
e canta, come fa augello a' stella del mattino.
Buscador de rimas 20/01/a.D. 2022
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