Ùscio rubro del ver con fin pittura,
pur chiuso parla, fregia la tela bianca
da bruno vel ornata; e sì la noia stanca,
pront’a fugir contr’al vermiglio ch’ora dura. Robbio de lo speziale è ‘l manto,
roggio ‘l capo, come la cura da l’altrui veleno,
ed il color non tien per certo ‘n canto,
spezie mesce ad essenze e reca ‘n seno
alchemico licor savor cinabro
junto a vento dal mar, ch’è di corallo.
Occhi chiusi mirando ‘l verso viene,
su la pagina carminio candelabro,
prova di luminar quel che convène:
lassam la noia tre dì lungi da’ ballo!
Retro al Mestier di Dante una mattina,
non poco s’adoprò la mia officina.
Buscador de rimas 18/08/a.D. 2023
Dipinto di Giuseppe Gigli: "Magie rosse" (particolare).
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