V’è una ninfa, in laguna, che di spalle
volto l’orecchio a’ venti li raduna,
posata, nòvera le correnti una ad una,
sorrisi accenna, merzé ‘n secreto calle,
onde meglio svelar, novella Melusina,
che non del ferro la parola attende,
ma di brezza ‘l sospir e lo combina
a’ color di Beatrice che distende
e su valle di latte l’accostuma;
preme forse, spigne soavemente,
di là da l’acqua la prima vela vola
ché de’ fiati la forza ancor consuma.
E ch’un fra questi da iuso or ascendente,
sonata mia, compagni lì da l’acqua almen la stola. Buscador de rimas 09/11/a.D. 2023 Immagine: "Canali di Venezia in fiore", opera di Robert Jahns.
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