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Sorpreso entro a 'n primo pensamento

Sorpreso entro a 'n primo pensamento

che del mattino reca la sostanza,

ne l'ora che non dedico al tormento


trovo del core in piccioletta stanza

pur un canto che non sapevo aieri,

tanta è da primavera la distanza.


Ché se non fosse per li desideri,

lesti a l'incendio di fiato invadente,

ver nulla correrebber i destrieri


sì, come sai, fan stalla della mente;

ché l'occhi da gl'inverni gelati,

tolti i silenzi, non sentono nïente


e più non riconoscono l'estati

e i dolci visi conclusi nel passato,

e solo ai morti paiono votati


e a' vivi non contendono lo stato.

Ma dentro l'ora ch'al disio s'appresta

par l'oltraggio dei sensi delicato,


sentiero s'apre al buio de la foresta

ov'è il lume a scaldare nascosto

e ogne brace par vampa di Vesta.


Retto fu 'l lupo e a' loco venne tosto

sì preda non ghermì ne' verdi prati,

diè a pochi lupi del poco suo riposto. Buscador de rimas 27/12/a.D. 2025 Immagine tratta dalla rete e modificata dall'autore.

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