Sete ha la pelle mia, gola riarsa
da quella solitudine ch’è assenza
di rugiada longa e sole, che sempre di notte scura è la scomparsa
e che di luce calda è sempiterna festa di presenza.
E ruga s’aggiunge a nova sigaretta,
solco si fa nel core e solco ancora,
iorno va retro a iorno co' la fretta
ch’ è de la vita più corta d’ora ‘n ora
onde dimando di morte la carezza
se m’è vicina o se pur me d’attender
puote ancora, rinviando a suo vantaggio la certezza
che non v’è scudo da proteger
omo, giacché contr’ella no, non v’è fortezza
o regno, che come suo l’etterno mai pretenda.
Buscador de rimas
25/07/ a.D. 2022
Immagine: ritratto di Hieronymus Bosch.
La giuria della VII ediz. del Premio Internaz.le Michelangelo Buonarroti - sez. Poesia singola - ha assegnato a questo sonetto del Buscador uno dei "Diplomi d'onore con menzione d'encomio" e la relativa pubblicazione nell'antologia del premio stesso.
È una piccola/grande soddisfazione che voglio condividere con i miei venticinque lettori. Grazie a voi! 😊