Scrivo pe’ ricacciar l’amaro a retro,
per pugnar contr’ aspra fantasia
che s’impossessa de la mente mia,
ché dura ‘ncede metro poscia metro,
selvaggia come bestia sanza pace,
vorace roditor che mente sbrana
et anima, ch’a volte le soggiace,
tosto ‘ncatena al ceppo di sua brama.
Aiutami da lei, donami l’ale,
forgiami scudo che mi fia da schermo,
i sensi e la passion poni a governo
di core ch’ al fin torni ad esser fermo,
come la torre che non soffra ‘l verno,
più di bastione che non tema scale.
Buscador de rimas 21/05/a.D. 2022 Dipinto di Raffaello Sorbi: "Ritratto di Dante Alighieri con libro".
Voglio condividere con voi questo pensiero, ricevuto a commento non di quest'ultima poesia in particolare, ma della mia poesia: "Quando l'ho letto, mi sei venuto in mente tu" ... Grazie di cuore a chi ha avuto questo graditissimo pensiero per me.
"L'uomo massa, a causa del suo "livello d'Essere" o "conformazione interiore" infimi, è incapace di VEDERE nel PROFONDO della REALTÀ.
Per cui gli è impedito di poter FARE POESIA.
Il suo più grande fraintendimento sta nel confondere la POESIA col soggetto o argomento poetico.
Che sarebbe come a dire che la musica è il titolo della canzone o il "disegno delle note".
No... non sei l'uomo massa".