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Quanno ‘l core s’appende a la luna

Quanno ‘l core s’appende a la luna

è assente a le ragioni de la mente,

li sogni abbraccia, al sol o a l’aria bruna,

fanciullo torna, amant’ è veramente


e sente, se pur l’avea scordato,

quel sale dolce a’ sensi che sorprende,

come la neve fa su antico prato

per ricovrir chi ‘l bianco non pretende.


Servo e padrone, vittima e sicario,

vinto trionfa e guerra non richiede,

e, ne la pugna, l’arma sua ch’ offende


se non dà pace, toglie via ‘l sudario

e quant’ era celato ad esso riede,

se pure più a la luna non s’appende.


Buscador de rimas 22/11/a.D. 2023 Dipinto di Arkhyp Kuindzhi: "Inverno - disgelo".



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