Già sazio del rancor e de l'arsura
- g.provenzale
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Già sazio del rancor e de l'arsura
fiumana d'acqua mi sa dissetare,
prego 'l perdon d'Iddio nella frescura,
scirocco 'l fiato mio non pò spezzare.
Acqua gentile piove forte ancora,
fresca qual nel venire la portasti,
se pur da' foco la traevi fora
la sete mia per certo non rubasti
via via che si tagliavano que' nodi
da l'odio altrui tessuti nella notte,
via via che s'intrecciavano l'ardori
per farne carpentieri di ricordi.
E d'acque, nove, pioveva sora Notte,
lavando l'ira, innamorando i cuori. Buscador de rimas
16/09/a.D. 2025 Nell'immagine: Sugitani Sessho: "Cascata di Nachi", pittura su rotolo (sec. XIX).

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