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Già sazio del rancor e de l'arsura

Già sazio del rancor e de l'arsura

fiumana d'acqua mi sa dissetare,

prego 'l perdon d'Iddio nella frescura,

scirocco 'l fiato mio non pò spezzare.


Acqua gentile piove forte ancora,

fresca qual nel venire la portasti,

se pur da' foco la traevi fora

la sete mia per certo non rubasti


via via che si tagliavano que' nodi

da l'odio altrui tessuti nella notte,

via via che s'intrecciavano l'ardori


per farne carpentieri di ricordi.

E d'acque, nove, pioveva sora Notte,

lavando l'ira, innamorando i cuori. Buscador de rimas

16/09/a.D. 2025 Nell'immagine: Sugitani Sessho: "Cascata di Nachi", pittura su rotolo (sec. XIX).


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