Fra i banchi di sete, leggère
le gonne secondan ‘l vento;
tra quelli di frutti, severe
le dita ne vaglian a cento
sì, qual maraviglia se tosto
quel core bambino s’accese
di far come vento cortese
e d’essere frutto di mosto?
Ven dietro l’autunno calante,
si dona la foglia a l’aria che canta
e a fionna la mente si scaglia
a viver nel bimbo l’istante,
presente distante ancora c’incanta
bel fiato gentile 'ntra dòcile maglia.
Buscador de rimas 25/11/a.D. 2024 Immagine: china su carta di autore non identificato del secolo XIX: "Donna al mercato".
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