Forse ché giunti s'avea da tornare
- g.provenzale
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Forse ché giunti s'avea da tornare
ad altre sere, sott'altri cieli d'estate
e da ardenti comete traversate
che nel mare vanno a riparare.
Vibrano, dolce musa, le risate
dalla risacca recate e dal vento,
schiudi le labbra, dettane l'accento
ché l'ira a l'occhi mei l'avea rubate!
Aperta, in fin, la notte rinovella
de l'onda il quîeto mutamento,
e un caro invito porgere mi pare
sì cangia in gioia de' jorni il lamento;
or che la musica sorpreso ha nell'andare
noi al chiaro lume d'Artemide la stella.
Buscador de rimas 09/08/a.D. 2025
Dipinto di Alphonse Osbert: "L'eterna canzone".
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