Brùlica il porto a Genova d'agosto
- g.provenzale
- 29 ago
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Brùlica il porto a Genova d'agosto,
e nave dopo nave e jorno a jorno
merci catene schiavi fanno bosco;
io giro, guardo ancor e vado attorno
ed a quel molo viene mezzogiorno,
lì dove 'l core mio s'arresta tosto
s'una fra cento, stretti li polsi intorno,
cui l'anima entro a l'occhi riconosco.
Brùlica il porto, selva che confonde,
smarrisce 'l guardo suo primo firmamento,
ma spinge sposta fende fin a quando,
lasso si trae dal pelago a le sponde:
fiera la trova ancor, una fra cento,
pur schiava, sua libertà meravigliando.
Quale stupore se diventai strumento,
con vecchio argento, d'una nuova vita?
Misi del giogo la chiave a le sue dita,
corre, già m'attende al piè della salita.
Buscador de rimas 29/08/a.D. 2025 Dipinto di Frédéric Montenard: "Veduta di un porto mediterraneo".

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